Sul tetto del Molise ( o quasi): Campitello Matese e Monte Miletto
Situato nella provincia di Campobasso a 1450 m s.l.m. , Campitello Matese è un grande pianoro carsico dell'Appennino Sannita all'interno del Massiccio del Matese, di cui il Monte Miletto, con i suoi 2.050 m s.l.m è la cima più alta sia del massiccio che del Molise.
Rinomata stazione sciistica dell'appennino centro meridionale, questa meravigliosa piana presenta una caratteristica particolare: chiusa tutta intorno dalle montagne del Matese, con lo scioglimento delle nevi in primavera, si forma al suo interno un grande lago d'altura, il Lago del Matese.
Nonostante la piana di Campitello in inverno si trasformi in una interessante stazione sciistica, si può tentare un bel trekking per conquistare il tetto del Molise, il monte Miletto, appunto.
Prima di intraprendere questa camminata, è però opportuno fare due considerazioni:
La prima, e la più ovvia, è che si tratta di un over 2000 metri, e come tale questa vetta va trattata e rispettata...pertanto è necessario informarsi alla stazione di polizia e primo soccorso presente in prossimità del parcheggio per capire quali sono le condizioni meteo, il ghiaccio presente e l'attrezzatura necessaria al periodo invernale.
La seconda considerazione da fare è quella di avere molta accortezza a NON invadere per nessuna ragione, la pista da sci, che nel periodo estivo rappresenta la via diretta per la vetta. In questo periodo occorre invece deviare il percorso passando per la località Capo d'Acqua.
Dall'alto dei suoi 2050 m s.l.m il Miletto domina la sottostante piana di Campitello Matese. Il percorso è abbastanza lineare, sebbene necessiti di una preparazione fisica adeguata per i continui strappi (alcuni anche intensi) in salita, e la vetta è raggiungibile una volta lasciato alle spalle il rifugio di Colle del Caprio, a quota 1850 m s.l.m
Abbiamo però deciso di non completare gli ultimi 100 metri di ascesa fino alla croce, per la presenza di ghiaccio nell'ultimo tratto (abbastanza insinuoso).
Lo spettacolo, in ogni caso, lascia senza fiato: in una giornata limpida come questa lo sguardo spazia su tutta la catena dell'Appennino centrale, e dal mare Adriatico in direzione Nord-Est fino al Tirreno a Sud-SudOvest, dove si intravede la sagoma del Vesuvio.
La (quasi) ascesa in un periodo dell'anno piuttosto insolito, è stata possibile però non solo grazie a condizioni meteo favorevoli (bellissima giornata soleggiata e assenza di vento), ma soprattutto da condizioni climatiche che avremmo visto in primavera inoltrata. In un periodo dell'anno in cui per salire anche solo fino al rifugio sarebbe stato imperativo munirsi di ramponi e piccozza, per la nostra progressione sono stati sufficienti buone scarpe da trekking, ramponcini, bastoni, e abbigliamento tecnico adeguato. Il ghiaccio, che in un febbraio ordinario avrebbe ricoperto in una morsa il sentiero e l'intero crinale, era presente in piccoli tratti (e perciò occorre comunque prudenza , un minimo di esperienza e capacità di valutare metro dopo metro la situazione), così come la neve, che in una giornata con temperature abbondantemente sopra lo zero si ritirava quasi davanti a noi.
Uno spettacolo forse per certi aspetti suggestivo e affascinante, ma che al tempo stesso lascia dentro di noi sgomento e tanti interrogativi sul futuro climatico che ci attende, e in che mondo vivranno i nostri figli e nipoti, forse totalmente diverso da quello che noi abbiamo conosciuto...i monti senza vette imbiancate, gli impianti di risalita fermi, i cartelli che ogni tanto incontriamo con i nomi di piste da sci che oramai si confondono tra sentieri e pascoli sono lì a testimoniarci crudamente quello che i nostri occhi osservano, o forse a darci un monito, che non tutto, ma in parte, il futuro che vivremo dipenderà anche dalla direzione che l'uomo deciderà di intraprendere.
Per quanto riguarda l'ultimissimo tratto per la vetta...per il momento accettiamo umilmente ciò che la montagna ha deciso per noi...dandole l'arrivederci alla prossima primavera.
Scheda tecnica
Distanza : 9,54 km
Difficoltà (CAI) : E
Quota minima : 1.418 m s.l.m
Quota massima : 2.050 m s.l.m
Dislivello complessivo : 621 m
Durata. : 3h 40'
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