Sui Monti Simbruini:

 da Livata a Monte Autore

Il Parco regionale dei Monti Simbruini si trova interamente nel Lazio, e la catena montuosa funge da spartiacque ideale con la regione Abruzzo.

In questa uscita percorriamo due raccordi, il 672a che dal nostro punto di partenza, Livata, ci conduce fino a Campo dell'Osso, e il 672c che ci porta sulla cima di Monte Autore.

Iniziamo quindi la nostra escursione dall'anello di Livata, facilmente raggiungibile in auto venendo da Subiaco. Da qui imbocchiamo uno dei raccordi del sentiero 672 che attraverso una strada bianca ci porta presto ad affrontare un primo strappo (non sarà l'unico!), quello del Passo delle Pecore. Qui incontriamo una prima sorgente d'acqua e un abbeveratoio. L'acqua è un elemento estremamente importante per il territorio, e lo stesso nome Simbruini deriva da un termine latino composto "Sub Imbribus ", che letteralmente significa "sotto le piogge ". L'intera catena montuosa presenta infatti precipitazioni generose, sia sotto forma di piogge che di neve, e la presenza di argilla nel sottosuolo carsico permette la formazione di numerose sorgenti a quote mediamente elevate, caratteristica fondamentale che ha permesso nei secoli lo sviluppo dell'allevamento e il passaggio per la transumanza dei pastori che da queste montagne si spostavano verso la pianura Pontina e la Valle Latina.

20240323_084646 (4).jpeg

Proseguendo il sentiero in costante salita facciamo una deviazione per giungere alla prima cima della giornata, quella di Monte Calvo, a 1591 m s.l.m, indicata da una croce di ferro non proprio in armonia con l'ambiente circostante. Da qui è possibile avere una visuale perfetta del subappennino laziale, con I monti Lucretili a Nord, e spostando lo sguardo in direzione Nordovest, i monti Prenestini e infine i Colli Albani (facilmente riconoscibile è il profilo dei monti delle Faete).

Proseguendo il sentiero (e la salita) giungiamo in località Campo dell'Osso, da cui imbocchiamo il raccordo 672c attraverso il bosco, dritti verso la vetta di Monte Autore.

Usciti dal rigoglioso bosco di faggi la vista che si apre davanti a noi toglie il fiato: in un solo sguardo vediamo le eleganti cime dei Simbruini, con il profilo del Tarino, del Tarinello e del Viglio ancora innevate, e più a sud i Monti Lepini con il Semprevisa.

Continuiamo su questo sentiero esposto ad Est, alternando bosco e cresta, fino a scorgere l'ultimo tratto che ci conduce alla vetta di Monte Autore. Con I suoi 1854 m s.l.m non si tratta di una delle cime più elevate, ma anche qui la vista può spaziare fino ai monti Reatini e all'appennino abruzzese (nelle giornate più limpide si distinguono facilmente il Terminillo e il Corno Grande).

20240323_085808 (1).jpeg
20240323_122147.jpeg
20240323_123913.jpeg

Concludiamo l'anello tornando a Livata per gustarci una meritata birra di fine escursione, riassaporando anche i paesaggi unici che questo parco regionale è in grado di regalare al camminatore.

logo.jpeg

Scheda tecnica 

 

Livello di difficoltà (CAI) : E

Distanza percorsa            : 20 km

Durata                                 : 4 h

Quota minima                   : 1.421 m s.l.m

Quota massima.               : 1854 m s.l.m

Dislivello complessivo    : 702 m

Tipologia di terreno        : sterrato, roccia

logo.jpeg

Copyright © 2024 TrekWay